Osservo la scena del drama con un miscuglio indefinito di sentimenti.
Lui si è finalmente dichiarato e lei, che lo aspettava da tempo, vuole dargli una risposta solo quando avrà realizzato qualcosa di suo. Allora lui le dice che non ha bisogno di pretendere di più da se stessa, che è già abbastanza… E io non so se restarci male perché lei non gli ha buttato le braccia al collo dopo 10 anni (e 15 puntate) di attesa o pensare che questa sia una scena d’amore vero, forse anche più di un bacio.
Quando si inizia, di preciso, a non sentirsi abbastanza per qualcosa o qualcuno… a credere di dover essere chissà chi o come per poter esserne all’altezza?
Suppongo sia successo a tutti, qualche volta, di guardarsi allo specchio e notare solo difetti. Quelli fisici e quelli che vanno oltre la pelle e la carne e si conficcano come spilli nella testa…
Alzo le spalle, è un drama romantico ed è ovvio che finiranno insieme nonostante tutto, specie le pippe mentali. Perché questo sono. Non sentirsi mai abbastanza belli, ricchi, di successo… Affogare in un mare di disagi, mentre si ammira di nascosto qualcosa di meraviglioso e lontano. Che sia un amore, un lavoro, o qualsiasi altra cosa che ci sembra troppo per potercela meritare…
Mi accorgo a mala pena che la storia va avanti, per me è come se fosse in pausa. Continuo a pensare che sia una cosa davvero sciocca, che questa maledetta sindrome dell’impostore è solo una gran fregatura.
Che per qualcuno noi potremmo essere quel troppo, per altri il nulla, che se ci mettiamo sempre a confronto con chi sta meglio o peggio di noi rischiamo solo di impazzire e cambiare idea cento volte al giorno. Che forse dovremmo iniziare a guardarci allo specchio per notare tutte quelle cose preziose che abbiamo e possiamo dare, a prescindere da quanto ci valutino gli altri. E, soprattutto, da quanto noi valutiamo loro.
Essere speciali per qualcuno va decisamente oltre le nostre pippe mentali. Succede come una magia e non ha bisogno di bilance o numeri o più e meno. In un mondo di aspettative, sa riconoscere la realtà e viverla come un sogno.
Questo sì, che è abbastanza.
Penso che quella non sia una scena d’amore. Anzi sì.
Lui ama se stesso tanto da non interessarsi a quanto possa essere “abbastanza” lei, per lei; lei può essere solo un prodotto nato per lui. Un bicchiere di vino o una carbonara, qb. Gli sta bene così. Non trattiene a stento la pelle per la gioia che può dargli lo spogliarla, lo scoprire, magari insieme, tutto ciò che lei può regalare alla propria vita, alla vita tutta. Ognuno di noi è creazione. Se la imbrigli, se dici “ok può bastare”, vuoi solo possederla. Se si espande rischi che ti sfugga.
A volte il non sentirsi abbastanza può essere legato semplicemente ad una scarsa autostima e avere la persona che ami che ti dice che a lui vai bene come sei (che non vuol dire “accontentati e non migliorare mai nella vita”) secondo me è una cosa molto bella che fa stare bene… Poi ovviamente dipende dai contesti e, come sempre, mai generalizzare 🙂
Non ho visto la scena. Da quanto scrivi può sembrare anche che lei non abbia necessariamente un problema di auto stima, magari vuole dedicarsi a se stessa anche per darsi pienamente poi. Sennò potrebbe rimanere qualcosa di irrisolto o incompleto in lei. Boh? In questo caso potremmo vedere lui come uno poco attento (a lei) e frettoloso. Oppure l’ha buttata là per fare ancora più colpo … 😊
Alla fine noi non scegliamo sempre ciò che ci piace negli altri ma anche ciò che può farci crescere (e non significa che sia rose e fiori…). Questo processo avviene a un livello così profondo da non averne quasi mai consapevolezza
Magari poter scegliere cosa ci piace… bello però pensare che stiamo inconsciamente cercando qualcosa per poter crescere, soprattutto se poi riusciamo nell’intento (a prescindere da come vada con la persona in questione).