Faccio un respiro profondo per regolarizzare il battito… Ci sono momenti in cui sentire il cuore rimbombare nel petto può essere davvero bello, ma dopo la palestra e la strada verso casa e il caldo… sembra piuttosto che stia per venire un infarto.
Provo a rilassarmi con pensieri sparsi… Quando ero più piccola fantasticavo praticamente su tutto, ma non osavo fare uscire nulla dalla mia testa. Come se quei pensieri fossero così abituati a restare al buio che, una volta esposti alla luce, avrebbero potuto incenerirsi e disperdersi all’istante! Col tempo, crescendo, ho capito che potevo trasformare le scene che immaginavo in parole scritte, anche se non è proprio lo stesso… Devo metterci più impegno e meno trasporto, scegliere con cura come fare andare le cose…

Finalmente il battito è tornato normale. Butto a terra i vestiti della palestra e mi metto comoda sul divano, con la ventola che mi soffia addosso aria fresca. C’è luce nella stanza ma non troppa…
Alcuni momenti della giornata si prestano più di altri alla fantasia. Approfitto di un leggero torpore per chiudere gli occhi e far andare la mente dove vuole. In questi giorni, per esempio, inventa le sceneggiature dei dialoghi serali… Immagina tutto, nel dettaglio, mescolando parole e gesti senza alcun controllo. Poi è come risvegliarsi da un sonno, con un po’ di batticuore… Perché la mente inventa, sì, ma è da lì che attinge ispirazione…
Quello che viene fuori la sera è solo una piccola parte, depurata da ciò che su Instagram non posso scrivere o che non mi va di condividere. Lo faccio con una mente vigile, che riorganizza quello che ha creato quando non la vedeva nessuno e si era lasciata andare…

Nella realtà, ammetto, non me la cavo molto bene col romanticismo. O col lasciarsi andare. O col restare vigile. Finisco un po’ in un limbo, dove spesso non va come davvero vorrei…
Sarà per questo che, gira e rigira, mi ritrovo sempre a scrivere d’amore.