Anche se le notti sono agitate… Perché smettere di farlo? Sognare il futuro.

Aprii gli occhi di colpo, ma continuai a vedere solo il buio. In un passato recente avrei messo il braccio fuori dalle coperte alla ricerca frenetica dell’interruttore… Quella notte, invece, il mio braccio si allungò nel vuoto, tra il materasso e il piumone, fino a toccare la sua schiena. Mi aggrappai alla maglia, trascinandomi verso di lui… La mia presa era così forte che sembrava che, se l’avessi lasciata, sarei caduta in un burrone profondo.

• Hai fatto un incubo?

La sua voce assonnata suonò nella mia testa come il gong alla fine di un round, quello in cui io combattevo contro le mie paure e ne uscivo sconfitta…

• Mmh.

Mi allontanai giusto il necessario per farlo girare su se stesso e in un attimo mi ritrovai nel posto più sicuro del mondo, con la fronte poggiata sul suo petto e le sue braccia strette intorno a me.

• Vuoi fare l’amore?
• Me lo chiedi così? Ti sembra il momento…
• Mi hai svegliato in piena notte, ti sto confortando… Perché no!
• Sempre il solito.

Finsi di sbuffare, ma in pochi secondi era già riuscito a strapparmi il primo sorriso. Restammo per un po’ in silenzio, come se si fosse creato un incantesimo che nessuno dei due voleva spezzare…

• E se prendessimo una casa nostra?

Sollevai la testa e lo guardai confusa, nel buio non riuscivo a vedere bene la sua espressione. Era serio? Poi sentii una carezza dentro, di certo i suoi occhi avevano appena incrociato i miei…
Come se nulla fosse, ci ritrovammo a parlare del nostro futuro insieme, della casa perfetta, del posto in cui vivere, dei viaggi da fare, perfino di prendere un cane. Era solo un sogno ad occhi aperti, eppure ridemmo e improvvisammo battibecchi come se fosse tutto meravigliosamente reale…

• Dovremmo dormire un po’ ora?

Non lo poteva neppure immaginare quanto fosse bello e irresistibile in quel momento… L’incubo era ormai solo un lontano ricordo, così come la voglia di dormire. Mi avvicinai un po’, cercando la sua bocca con la mia…

• Mmh, dopo…