FILIDIVITA #21

Continuo a pensare a quella lampadina del bagno che si è fulminata l’anno scorso (beh dai, 3 mesi fa!) e che non ho ancora trovato la voglia di cambiare… Dovrei “solo” smontare la plafoniera, arrampicata su una sedia, svitare la vecchia e avvitare la nuova – che tra l’altro è già qui, da qualche parte. Ma proprio non mi va! E non mi va nemmeno di chiedere aiuto, come l’ultima volta. Quindi semplicemente vado avanti così: annaspo nel buio per poco più di un metro fino all’interruttore delle luci dello specchio e preferisco questa continua scomodità ad un’operazione che in tutto potrebbe durare, boh, 10 minuti.

Cerco di ignorarla, quella plafoniera spenta, poi certe volte – come ora – sembra che mi parli. Che mi racconti delle mie nonvoglie che nascondono sempre qualcos’altro…
«Mi sento giudicata da una lampadina fulminata, bene!»
Eppure è così. Mi ricorda delle lampadine fulminate che mi porto dentro e che continuo a rimandare di cambiare. E sapete qual è il passo più difficile da fare? Il primo, staccare la corrente. Che è un po’ come staccare la spina ad un corpo già morto… finché non lo fai hai come l’impressione che ci sia ancora una speranza, e al tempo stesso guardarlo tutti i giorni ti fa calare addosso le tenebre dello sconforto. E di un bagno al buio.

Allora fisso la plafoniera con espressione minacciosa, dicendole che verrà il giorno in cui lo farò, sul serio che lo farò! E da sola! Oppure continuerò a rimandare fino a quando lascerò questa casa. Una delle due, insomma.

Ma per lasciare questa casa, devo prima cambiare la lampadina fulminata dentro di me. E per farlo, ho bisogno di comprare quella nuova in negozio, perché al momento un’alternativa pronta non ce l’ho. O meglio, non so bene quale scegliere. Luce naturale? Chissà.

Oltre alla mia nonvoglia, rimane poi un altro problema. Il “negozio” sembra sia “chiuso” per colpa della pandemia. E la signora Maria dice che questo virus è una bomba creata dall’uomo e che ci vorranno 5 anni per uscirne. Gliel’ha rivelato la Madonna, sul suo mantesino.

Ad occhio e croce, direi che in 5 anni la mia nonvoglia sarà diventata davvero qualcos’altro. Magari pure prima eh…